venerdì 29 giugno 2012

Due articoli, tanti errori

La tragica alluvione dello scorso novembre ha portato all'attenzione dei media il nostro quartiere, un tempo praticamente ignorato e spesso confuso con il più famoso Biscione.
Ultimamente il Giornale ha pubblicato due articoli che hanno avuto ampia diffusione anche sui social network.
Ho notato, però, vari errori ed imprecisioni che riporto di seguito.

Il primo articolo, datato 17 giugno, si intitola Quezzi dice addio all’ex casetta del Dazio: se ne va un pezzo di storia della Valbisagno, curiosamente pubblicato ben un mese dopo la demolizione.
Nella frase "...ha visto recitare nel suo teatro dell'Olmo (anch'esso caduto sotto i colpi delle ruspe) il mitico Gilberto Govi e cantare il tenore Emilio Fossati" si trovano due errori: intanto non si sa se il teatro dei villeggianti sia stato effettivamente demolito o trasformato, di certo non vi cantò Emilio Fossati visto che quando il teatro fu chiuso, a seguito dello scioglimento dell'Unione Villeggianti nel 1921, aveva due anni. (Per informazioni sul teatro dei Villeggianti vi rimando al sito dell'Associazione Niâtri de Quessi).
Subito dopo si trova la frase "Se n'è andata la chiesetta vicino all'Olmo che in un primo momento è stata trasformata in un fienile e poi anch'essa è stata abbattuta"; non essendoci memoria di una chiesa all'Olmo, immagino che l'autore si riferisca alla chiesetta di Sant'Ambrogio ad Egoli (per la verità non molto vicino all'Olmo) della quale si conosce l'esistenza solo perché riportata in documenti storici essendo stata sconsacrata secoli (non anni o decenni) fa. Una foto di quella che si ritiene fosse la chiesa, trasformata in fienile, fu pubblicata nel 1978 da Paolo Stringa sul volume "la Valbisagno" (Stringa Editore); ci sono varie ipotesi sulla sua scomparsa, alcuni ritengono sia stata demolita, altri che sia stata trasformata in abitazione.

Il secondo articolo La mia Quezzi, devastata dal cemento è del 24 giugno.
Inizio segnalando un'imprecisione, comunque molto diffusa tra i quezzini, spero mi perdonerete la pignoleria. L'autrice scrive "Nasce proprio in piazza Largo Merlo": il nome corretto è Largo Augusto Merlo ed è intitolato ad un Partigiano morto ancor prima di compiere i vent'anni e non ad un volatile con problemi di obesità (battuta non mia ma risposta ad una domanda realmente postami da un "foresto", forse per scherzo).
Poi "racconta della Chiesa di Santa Maria di Quezzi, bomboniera del '700": è un errore, l'attuale struttura della Chiesa fu realizzata tra il 1893 e gli anni '30, come si può evincere anche dalle lapidi poste sulla facciata. E' vero, però, che al suo interno si trovano anche opere anteriori a quel periodo.
Ancora, "L'hanno lasciata andare in malora - denuncia - hanno venduto tutti i terreni di sua proprietà e i soldi non li hanno reinvestiti per ristrutturarla": la parrocchia aveva permutato i terreni, dove era situata anche la casa del campanaro, con i locali a Pedegoli dove si trova la cappella di San Giuseppe. Sul fatto che la chiesa sia stata lasciata andare in malora, ritengo che il parere del Signor Varni, pur essendo da rispettare, sia un po' ingeneroso dato che pochi anni fa è stata sottoposta ai restauri del tetto e dei prospetti (riportando alla luce anche l'antica bifora del campanile murata da secoli), degli interni alla fine degli anni '90 e, negli anni '80, furono rifatti il pavimento ed eseguiti altri interventi a tetto e campanile.
Continua con "...C'era una fila di lampadari bellissimi che illuminavano tutta la navata. Spariti. Ne sono rimasti due. Gli altri si dice che siano nell'oratorio di Santa Maria Maddalena" e qui ha in parte ragione: nell'oratorio si trovano altri due lampadari superstiti, gli altri furono rimossi perché, essendo in legno, erano molto rovinati dal tempo: all'epoca, parliamo della fine degli anni '70, si usava purtroppo sostituirli con più economici faretti, cosa avvenuta non solo nella nostra chiesa.
Infine, "Nella chiesa c'era anche il teatrino. Di cui però non si hanno più notizie": come è risaputo, il teatrino è in fase di ricostruzione. La vecchia struttura non rispondeva più alle attuali norme di sicurezza ed accessibilità, speriamo che i lavori proseguano in modo spedito per restituire al quartiere spazi importanti.

Sono certo che gli errori siano stati fatti in buona fede: ho pensato di segnalarli per evitare che vengano riportati da altri.

martedì 19 giugno 2012

Pedegoli in Festa


Sabato 23 giugno 2012
  • Ore 15.00: “I Giochi di una volta” per tutti i bambini e non solo…
  • Ore 17.00: Canti tradizionali genovesi con le “Ragazze GAU”
  • Ore 19.30: Cena condivisa e musica dal vivo
  • Ore 20.30: Divagazioni tra il serio e il faceto sulle tradizioni
  • Ore 22.00: “Il Falò”, la tradizione di S. Giovanni Battista

Ass.ne “Passi e ri...passi”
Circolo “Amici di Pedegoli”
Genoa Club Pedegoli
Comitato Genitori Govi


Con il patrocinio del
Comune di Genova - Municipio III Bassa Val Bisagno

martedì 12 giugno 2012

Pomeriggio di Sport

La Parrocchia N.S. della Guardia di Largo Merlo 
organizza
un Pomeriggio di Sport 
Sabato 16 giugno
PROGRAMMA
• 15:00 - 16:00 TENNIS
• 16:00 - 17:30 HOCKEY
• 17:30 - 19:00 AUTODIFESA

INGRESSO LIBERO
DIMOSTRAZIONI, PRATICA LIBERA, GIOCHI E DIVERTIMENTO! 
TUTTI POSSONO PROVARE!

domenica 3 giugno 2012

60° Anniversario Cappelletta

Parrocchia Natività di Maria SS. di Quezzi
Parrocchia di Sant’Eusebio
Confraternita S. M. Maddalena – N.S. del Rosario
Società Amatori Cani da Ferma Sant’Eusebio
Società Cacciatori Quezzi
 

60° Anniversario della
Cappelletta dei Cacciatori
in Leamara

Domenica 10 giugno
   
•    Ore 15.45:    Ritrovo presso la Torre di Quezzi;
•    Ore 16.00:    Processione con il Cristo della Confraternita 
                        dalla Torre alla Cappelletta;
•    Ore 16.30:    Celebrazione della S. Messa presso la Cappelletta;
•    Ore 17.15:    Merenda con focaccette; 
                        Mostra Fotografica.